Piazza Pretoria, detta anche Piazza della Vergogna


Piazza Pretoria, detta cosi perché su di essa di affaccia il Palazzo Pretorio o Palazzo delle Aquile sede del Comune di Palermo (il palazzo è visitabile gratuitamente), è quasi completamente occupata dalla Fontana Pretoria, o della Vergogna: cosi chiamata sia per la nudità delle statue sia perché fu considerata una sorta di rappresentazione della corrotta municipalità cittadina, che vide in quelle immagini il riflesso e i personaggi discutibili del tempo.

Molte, inoltre, sono le leggende che ruotano intorno alla storia di questo nome.

La fontana era stata realizzata per il giardino di don Luigi di Toledo a Firenze, ma, spinto dai debiti, don Luigi, grazie al fratello don Garcìa Alvarez che era in buoni rapporti con il Senato palermitano, riuscì nel 1573 a vendere la fontana alla città di Palermo che decise di acquistare la fontana e di collocarla nella piazza.

Per far posto alla monumentale realizzazione, concepita per un luogo aperto, furono demolite diverse abitazioni. La fontana tuttavia non arrivò completa e alcune sculture si erano rovinate durante il trasporto, mentre altre forse furono trattenute dal proprietario. Furono quindi necessari alcuni adattamenti nella ricomposizione dei pezzi e ne vennero aggiunti altri.

Nella piazza si affacciano anche altri monumenti, come: Palazzo il Bonocore, il Palazzo Bordonaro, laChiesa di Santa Caterina d’Alessandria e la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini.